“Monella” è un film del 1998 diretto da Tinto Brass, uno dei registi italiani più noti per il suo stile provocatorio e sensuale. Ambientato nell’Italia provinciale degli anni Cinquanta, il film unisce commedia, erotismo e un tocco di satira sociale. “Monella” si distingue per la sua leggerezza narrativa e per la celebrazione della libertà sessuale femminile, tematica ricorrente nel cinema di Brass.
Trama del film
La protagonista del film è Lola, una ragazza giovane, curiosa e vivace che vive in un piccolo paese del nord Italia. Promessa sposa al giovane e moralista Masetto, Lola si sente però frenata dalla rigida educazione cattolica e dalle convenzioni del tempo. Il fidanzato, infatti, vuole arrivare vergine al matrimonio, mentre Lola desidera scoprire e vivere liberamente la propria sessualità.
L’arrivo in paese del patrigno di Lola, André, un uomo affascinante e libertino, riaccende in lei il desiderio di esplorare il mondo del piacere senza sensi di colpa. Tra situazioni comiche, seduzioni e riflessioni sul corpo e sulla morale, Lola dovrà trovare la propria strada verso l’emancipazione personale e affettiva.
I protagonisti e gli attori
Il cast del film è dominato dalla presenza di Anna Ammirati, che interpreta Lola (Monella) con energia, sensualità e una naturalezza disarmante. La sua performance è il perno centrale dell’intera pellicola.
Accanto a lei troviamo:
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Patrick Mower nel ruolo del patrigno André, seduttore esperto e uomo senza freni morali.
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Max Parodi è Masetto, il giovane fidanzato tutto d’un pezzo, simbolo della repressione sessuale.
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Susanna Javicoli interpreta Zaira, madre di Lola, donna dal passato burrascoso ma protettiva verso la figlia.
La recitazione volutamente sopra le righe dei personaggi contribuisce al tono giocoso e leggero del film.
Regia e stile visivo
La regia è firmata da Tinto Brass, maestro del cinema erotico italiano, noto per il suo sguardo voyeuristico ma al tempo stesso ironico e liberatorio. In “Monella”, Brass mescola il linguaggio della commedia all’italiana con quello del soft-erotico, costruendo una narrazione che esplora il corpo femminile come spazio di libertà e desiderio.
Lo stile visivo è caratterizzato da inquadrature dettagliate, giochi di specchi e movimenti di macchina sinuosi, tutti elementi tipici del linguaggio brassiano. La fotografia calda e solare restituisce un’Italia di provincia idealizzata, tra biciclette, viuzze e costumi d’epoca.
Nazionalità e ambientazione
“Monella” è un film italiano, prodotto e girato in gran parte nel Veneto, regione d’origine del regista. L’ambientazione rurale e l’atmosfera anni ’50 conferiscono autenticità alla storia e accentuano il contrasto tra modernità e tradizione, tra pulsioni e repressione.
Temi principali
Il film tocca diversi temi, trattati con ironia e leggerezza:
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L’educazione sessuale e la libertà del corpo
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La repressione morale e religiosa
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Il conflitto tra desiderio e convenzioni
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Il ruolo femminile nella società tradizionale
Attraverso la figura di Lola, Tinto Brass mette in scena una giovane donna che rifiuta la castità imposta e rivendica il diritto di conoscere e vivere il proprio corpo, sfidando il conformismo del suo tempo.
Curiosità sul film
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Il film fu presentato con successo anche all’estero, dove venne apprezzato per il suo stile provocatorio e la leggerezza del racconto.
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Anna Ammirati fu scelta tra centinaia di candidate per il ruolo di Lola, e “Monella” rappresenta il suo debutto da protagonista.
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Il titolo internazionale del film è “Frivolous Lola”, con riferimento diretto al carattere giocoso e disinibito della protagonista.
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Nonostante le scene sensuali, il film evita la volgarità esplicita e punta sulla suggestione e sull’erotismo giocoso, in linea con la poetica di Tinto Brass.
Perché vedere “Monella”
“Monella” è un film che diverte, provoca e invita alla riflessione, un’opera leggera ma con contenuti fortemente simbolici. È perfetto per chi ama il cinema erotico con una componente comica e narrativa, e per chi vuole scoprire un approccio più libero e personale alla rappresentazione della sessualità femminile.
Grazie alla regia raffinata e a una protagonista magnetica, il film riesce a intrattenere senza rinunciare a stimolare una critica sociale sottile.
“Monella” è un classico del cinema erotico italiano degli anni Novanta, firmato da uno dei registi più controversi e celebrati del genere. Con una trama leggera ma significativa, personaggi ben delineati e un messaggio di emancipazione sessuale, il film rappresenta un esempio riuscito di commedia erotica intelligente e disinibita.
Un’opera che, tra sorrisi, seduzioni e riflessioni, invita a guardare il corpo e il desiderio non come tabù, ma come elementi naturali della crescita e della libertà personale.