“In viaggio” è un documentario intenso e toccante diretto da Gianfranco Rosi, dedicato alla figura di Papa Francesco che andrà in onda lunedì 21 aprile 2025. Un’opera che esplora le tappe fondamentali del suo pontificato, arricchita da immagini, discorsi e testimonianze raccolte durante gli anni di missione pastorale in giro per il mondo. Questo speciale non è solo un ritratto biografico, ma un viaggio spirituale che coinvolge lo spettatore in una narrazione autentica e profonda.
Un regista d’autore per una figura universale
Gianfranco Rosi, regista noto per la sua capacità di raccontare la realtà con sensibilità e rigore documentaristico, sceglie di raccontare Papa Francesco con uno sguardo discreto ma coinvolgente. Non c’è spettacolarizzazione, solo la forza delle immagini e delle parole. Il documentario offre una visione privilegiata del Papa, attraverso viaggi, incontri e riflessioni che hanno segnato il suo cammino.
Il cuore del documentario: i viaggi del Papa
Al centro del film ci sono i viaggi apostolici di Papa Francesco, momenti simbolici che raccontano la missione di un Pontefice vicino ai popoli più fragili. Dai campi profughi del Medio Oriente ai luoghi del dolore in Sud America, ogni tappa è una finestra su temi universali: la pace, la povertà, la dignità umana. Ogni viaggio diventa testimonianza viva del messaggio evangelico.
Un racconto fatto di immagini e silenzi
“In viaggio” non segue uno schema tradizionale. Non c’è voce narrante, ma un montaggio che lascia parlare i volti, le mani che si stringono, le lacrime e i sorrisi. È un linguaggio che emoziona senza forzature, capace di coinvolgere anche chi non è credente. La forza del documentario sta proprio nella sua essenzialità e nella sincerità del messaggio.
Curiosità sul progetto e sul dietro le quinte
Una delle particolarità più affascinanti del documentario è il fatto che Papa Francesco non ha posato per il film. Tutto è stato costruito partendo da materiale di archivio e da riprese reali durante gli eventi ufficiali. Non esistono scene ricostruite o interventi diretti del Papa al regista. Questo rende l’opera ancora più autentica, quasi “rubata” alla realtà.